Depurazione Acque di Scarico

Disoleatori – dissabbiatori acque meteoriche

Guida alla progettazione e al dimensionamento degli impianti di trattamento delle acque di scarico

Disoleatori - dissabbiatori per acque meteoriche

IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO EPURATIVO DELLE ACQUE DI SCARICO DI ORIGINE METEORICA, PRECIPITATE E RACCOLTE SU PIAZZALI E PARCHEGGI

Impianti Disoleatori - Dissabbiatori per il trattamento delle acque di prima pioggia,

Riferimenti per la progettazione

Tutti i dati e la loro elaborazione per la progettazione di Disoleatori leggeri, vengono rilevati dalla letteratura scientifica, legislazioni e normative.

Relativamente alla letteratura scientifica, il consulto ed applicazione riguarda i seguenti autorevoli testi:

  • Ing. Luigi Masotti – Tecniche ed Impianti di Depurazione – Calderini editore – 1978

Relativamente alle normative:

  • Legge n.319 del 10.05.1976 e successive modifiche
  • Legge Regionale Lombardia n. 62 del 27.05.1985
  • Linee guida dati dimensionali adottati dalla Provincia di Treviso.
  • S.Maglia. M.Santoloci – Il Codice dell’Ambiente, Testo Unico Ambientale – Decreto Leg.vo n.152 del 03.04.2006 – Casa editrice La Tribuna – 2006.
  • Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana 14 Aprile 2006 – Limiti di emissione degli scarichi idrici.
Premessa

Il trattamento delle acque di scarico di origine meteorica precipitate e raccolte su piazzali, può essere effettuato con due diversi sistemi e precisamente mediante:

  • Impianto Disoleatore – Dissabbiatore
  • Impianto di prima pioggia, con raccolta ed accumulo della stessa.

Entrambi i sistemi devono rendere un acqua qualitativamente entro i limiti della vigente legislazione in materia di tutela ambientale (Decreto Leg.vo 152/2006 – Testo Unico Ambientale).
La sostanziale differenza tra i due sistemi è che l’Impianto Disoleatore / Dissabbiatore svolge un trattamento continuo, mentre l’Impianto di prima pioggia svolge un trattamento discontinuo; in altri termini, nel primo caso durante precipitazioni piovose l’acqua meteorica passa attraverso l’Impianto Disoleatore / Dissabbiatore e con azione immediata si libera di fanghi (sabbie e terricci) e di oli minerali/idrocarburi, mentre nel secondo caso durante precipitazioni piovose la prima frazione di acqua meteorica viene raccolta e stoccata ed in una successiva programmata fase verrà disoleata.

IMPIANTI DISOLEATORI / DISSABBIATORI

Sono costituiti da una serie di vasche prefabbricate in calcestruzzo armato vibrato, da installare entro terra, ed ispezionabili dall’alto attraverso i fori d’ispezione situati nelle coperture delle vasche stesse.
Vengono impiegati per separare oli minerali, idrocarburi leggeri, morchie, sabbie e terricci dalle acque di scarico raccolte su piazzali (con manto impermeabile) adibiti a sosta temporanea di automezzi, parcheggi, autosilos, aree di carico e scarico merci da automezzi di trasporto, stazioni di rifornimento carburante e in tutti gli altri luoghi nei quali si verifica lo scarico di acqua contenente oli minerali, idrocarburi e sabbie.

Durante tempo piovoso l’acqua meteorica precipitata nei piazzali viene raccolta dai pozzetti sifonati, muniti di griglia (o coperchio forato). Dai pozzetti l’acqua piovana contenente oli minerali, morchie, sabbie e terriccio arriva all’Impianto Disoleatore / Dissabbiatore ed inizia il trattamento epurativo.

  • La prima vasca componente il Disoleatore / Dissabbiatore riceve tutte le acque raccolte sui piazzali ed ha la funzione di scolmatore.Infatti, durante minime precipitazioni atmosferiche tutta l’acqua in arrivo passa direttamente alla seconda vasca, mentre viceversa nel caso di forti precipitazioni atmosferiche sale il livello dell’acqua nella vasca scolmatore e la quantità di scarico in eccesso viene incanalata in condotta a parte (by-pass) e diretta al pozzetto d’ispezione situato a valle dell’Impianto Disoleatore / Dissabbiatore; naturalmente, onde evitare la fuoriuscita di oli minerali, l’uscita della condotta di scolmatura è schermata.
  • La seconda vasca ha funzione di dissabbiatore; nel fondo vasca, mediante decantazione, si accumulano tutti i fanghi pesanti (terriccio, sabbie)
    L’acqua passa successivamente alla vasca disoleatore
  • La vasca disoleatore è divisa internamente in due vani
    • nel primo vano per effetto fisico di gravità, vengono trattenuti in superficie circa 75-85 % degli oli minerali liberi contenuti nell’acqua verranno con azione immediata assorbiti da speciali filtri adsorbioil;
    • il secondo vano attrezzato di filtro a coalescenza, idoneo a catturare e trattenere oli minerali liberi residui, oli minerali in emulsione e sostanze sospese.

Fasi di trattamento

  • fase di scolmatura: durante forti e fortissime precipitazioni piovose, nella vasca scolmatore sale il livello dell’acqua, e quella eccedente (non diretta alle fasi di dissabbiatura e disoleatura) viene incanalata in condotta a parte (by-pass) e diretta al pozzetto d’ispezione situato a valle dell’Impianto Disoleatore / Dissabbiatore; l’uscita della condotta di scolmatura è protetta da tubazione schermata, allo scopo di evitare la fuoriuscita di oli minerali ed idrocarburi.
  • fase di dissabbiatura: il tempo utile minimo per la decantazione dei “fanghi sedimentabili “ è di 4 minuti. La vasca dissabbiatore deve avere un volume minimo risultante dal valore della portata per il tempo utile minimo di decantazione.
    • Il rapporto tra l’area superficiale del sedimentatore e la sua colonna d’acqua, deve avere un valore massimo di 8 mt;
    • La velocità ascensionale, e cioè il rapporto fra la portata e l’area superficiale, non deve essere superiore a 35 mt/ora.
    • Fase di disoleazione: il tempo minimo di separazione oli/idrocarburi dall’acqua deve essere di 5 minuti.
    • La vasca di disoleazione deve avere un volume minimo risultante dal valore della portata per il tempo utile minimo di separazione oli/idrocarburi.
    • La velocità ascensionale, non deve essere superiore a 30 m/ora.

Gli oli minerali / idrocarburi trascinati dall’acqua piovana devono essere prudenzialmente calcolati in ragione di 20 mg/litro; tale valore riprodotto per la portata (espressa in litri/ora) determina la quantità oraria di oli/idrocarburi trattenuti nella vasca disoleatore.
La quantità oraria di oli/idrocarburi trattenuti nella vasca disoleatore, è da considerare al massimo per 2 ore al giorno, in quanto tale tempo è sufficiente per raccogliere e trascinare con l’acqua tutti gli oli ed idrocarburi presenti nel piazzale.

Per il calcolo volumetrico di questi manufatti vengono considerati i valori delle precipitazioni atmosferiche, che secondo tabelle tecniche applicative sono i seguenti:

Valori di riferimento delle precipitazioni
Normali precipitazioni piovose0,5 litri/minuto/mq di piazzale
Forti precipitazioni piovose1,0 litri/minuto/mq di piazzale
Fortissime precipitazioni piovose1,5 litri/minuto/mq di piazzale

Esempio di calcolo disoleatore – dissabbiatore per parcheggio da 1000 mq

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